Growl of Metal

Growl of Metal ~ Chapter 1 ~ Good job, guys!

Lunedì 23 Luglio 2007

La luce della fresca mattinata passava dalla finestra della camera di Alvise. Anche se era piena estate, v’ era un vento fresco che allietava l’ ambiente. Il giovane stava ancora dormendo sogni beati quando una voce grossa lo chiama. –Alvise, Alvise!-. Il giovane si svegliò e scese dal letto. Era un ragazzo di 14 anni, alto e di carnagione chiara. Aveva dei biondi capelli portati con un codino. Vestiva solo con delle mutande. Quando si affacciò alla finestra vide un giovane più o meno della sua stessa età. –Eccomi! Cosa hai da strillare in questo modo? Stavo dormendo!- Urlò ad occhi socchiusi Alvise. –Ah, scusa! Vieni giù, che abbiamo le prove del concerto di questa sera!- Disse il ragazzo fuori della casa. Era accompagnato da altri due ragazzi che cordialmente fecero un cenno di saluto al pelandrone. –Ok! Mi vesto e vengo giù! Aspettatemi!- Rispose affrettandosi a tornare dentro il ragazzo. Si mise i primi vestiti che gli capitarono sotto mano. Un paio di pantaloncini corti blu ed una maglietta a maniche corte rossa. Indossò velocemente le scarpe e si precipitò in cucina per bere un bicchiere di latte in velocità. Poi si lavò i denti e si rinfrescò il viso. “Cazzo sono in un ritardo pazzesco!” pensò. Si mise in tasca le chiavi di casa, il portafoglio, l’ MP3 ed il suo microfono. Corse velocemente giù per le scale ed arrivò dai suoi compagni! –Ciao Michael!- Salutò prima il ragazzo che lo aveva chiamato. –Ciao Andrea, ciao Poldo!- salutò infine gli ultimi due. –Sbrigati, che siamo in ritardo di 10 minuti!- disse seccato il più grosso, Poldo. Questo non era il suo vero nome, era solo un soprannome che si era voluto dare, il suo vero nome è Leonardo. Alvise prese la bici e subito dopo i quattro si diressero verso la loro meta.
Finalmente arrivati nel palco in cui il giorno stesso si sarebbe tenuto il “Concerto dei Nuovi Talenti”. Lì sul palco c’ erano già i rappresentanti della giuria ed alcuni membri dello staff. –Ciao ragazzi! Voi chi siete?- Chiese un uomo seduto nelle sedie con in mano un blocchetto per gli appunti. –Salve – disse con voce decisa Michael, il rappresentante del gruppo –Noi siamo i Joypads, però staremmo aspettando il nostro chitarrista…- continuò. In Effetti mancava solo una persona, ovvero il chitarrista. –Dove cazzo è Mazzon?- chiese Andrea ad Alvise, il tastierista. –E che ne so io, aveva detto che veniva dopo.- Rispose il giovane. Intanto il signore seduto sulla sedia appuntò sul suo blocco di appunti. Passarono 5 minuti, passarono altri 5 interminabili minuti. Finché, alla porta, comparve un ragazzo possente di alta statura. –Eccomi qui ragazzi!- Disse correndo verso del gruppo. –Era ora che arrivassi, stavamo aspettando solo te!- lo rimproverò Alvise. –Lo so, scusate ma non trovavo più la chitarra…-. “Come si fa a dimenticarsi la chitarra…” Pensò tra se e se Il cantante. –Ok, ora potete iniziare no? Iniziate pure!- Disse l’ uomo. Tutti presero alla mano gli strumenti. Alvise tirò fuori dalla tasca il suo microfono. Era un microfono argenteo, con un grosso teschio inciso tra l’ impugnatura ed il cappello. La chitarra, il basso e la batteria cominciarono a suonare, dopo qualche istante, si aggiunse anche la tastiera e da lì la voce…



Un forte applauso da parte dell’ unico spettatore in sala. –Bravi, complimenti. Questa era una cover, giusto?- chiese infine. –Sì, è la cover di Fuck the System dei System of a Down- Rispose pronto il leader del gruppo. -Bene, suonate questa canzone al concerto di questa sera?- chiese al gruppo il signore. –No, veramente questa era la nostra breve presentazione- rispose prontamente Alvise. –Questa sera cosa suonate?- -The Man You’ re Not dei Dagoba!-

Ore 21.20, Palco del “Metal Festival 2007”

Era molto calda quella sera. La folla, pronta per udire le new entry nel campo del Metal acclamavano i giovani partecipanti. Aveva appena finito di suonare un gruppo composto da sole ragazza, un po’ insolito nel Metal, ma a quanto pare, alla gente piacque. –E’ il nostro momento ragazzi, la folla ci sta aspettando, e voi conoscete le vostre parti- disse Alvise al suo gruppo –Andiamo fuori e facciamogli sentire il vero Metal!-. Una voce annunciò in seguito il gruppo: -Ed ecco ora esibirsi un gruppo di ragazzi molto giovani. Hanno tutti un’ età compresa tra i 14 ed i 15 anni, ma non vuol dire che siano immaturi come gusti musicali! Oggi ci canteranno una cover di “The Man You’ re Not” dei Dagoba! Un bel applauso per i Joypads!-. La folla acclamò entusiasta i cinque giovani. Dopo un’ entrata spettacolare tra lui e fumo, la band iniziò a suonare. La chitarra, il basso, la tastiera, la batteria ed infine la voce…



Il pubblico apprezzò il pezzo appena suonato e lo fece capire con un forte e caloroso applauso. I cinque si abbracciarono e si avviarono dietro le quinte. –Bel lavoro ragazzi!- disse un uomo che mai avevano visto. –Grazie, ma lei chi è?- chiese Alvise con aria superiore. –Umpf, se te lo direi, non ci sarebbe nemmeno il gusto di farti assaggiare il vero Death Metal…-

End Chapter 1

Chapter 2 ~ Oh, this is Metal?